martedì 27 maggio 2008

Saranno pure un falso, però...

Avrete sentito parlare dei  Protocolli dei Savi di Sion. È dimostrato che fossero e sono un falso. Ciò che sorprende è, senza ombra di dubbio, il contenuto.  Da qualsiasi documento sia stato tratto e da qualsiasi "mente" sia stato adattato rimane comunque il fatto che è  un "trattato", un testo sorprendentemente reale. In che senso? Nel senso che descrive ciò che è stato applicato alla nostra società (con buona  precisione) e che ancora dovrà essere applicato (mi auguro di no...). Il piano a lunghissimo termine è (sembrerebbe) ancora in corso. Straordinaria coincidenza o semplice applicazione di concetti antichi come formulazione ma sempre attuali nell'essere applicati? Se è stato (come sembra) "confezionato" da un'organizzazione russa (Pamyat) di certo si può affermare che è un documento che è un capolavoro di disinformazione (o informazione?). Le ipotesi sono due:

  • È vero
  • Non è vero

Se è vero perché renderlo pubblico? Perché così facendo il popolo può pensare che siano tutte cazzate. E se anche dovesse vedere una "manovra" simile si limiterebbe a pensare che non può essere vero, che sono, appunto, tutte cazzate.

Se non è vero fa di tutto per sembrarlo e  ci riesce. Una particolarità: se sostituiamo alcune parole del testo con altre ben più neutre (politicamente o religiosamente parlando) il documento si presta ad essere impiegato in tutti i contesti geopolitici.

Ricapitolando: un documento falso che espone con disarmante chiarezza le linee di condotta seguite da (presunti) gruppi di potere e che nell'esser falso è veritiero. Non c'è che dire. Chiunque lo abbia scritto non può che meritarsi il nostro plauso.