martedì 30 settembre 2008

Se sei un maiale questo potrebbe essere il tuo inferno su questa terra...

Attenzione! Il video che vi propongo è sconsigliato a persone facilmente impressionabili, a donne incinte e ai bambini.  È pur vero che se vogliamo mangiare carne di maiale ci devono essere i macelli ed i macellai ma la cattiveria gratuita sugli animali è veramente quanto di più abietto possa essere perpetrato.  Il sito di riferimento è quello della PETA-TV (People for the Ethical Treatment of Animals). Buona (si fa per dire) visione...

venerdì 26 settembre 2008

Due guerrieri shardana...


Due guerrieri shardana..., inserito originariamente da tonitonim.

Interessante articolo...

Oldschool (milf - ass)


Oldschool, inserito originariamente da Party Cph.

La foto, molto bella, è saltata fuori, con una ricerca su Flickr sui tag "milf" e "ass". Questo il link diretto alla foto. Il post si rifà a quanto scritto in precedenza. Spero che l'immagine sia di vostro gradimento...

Se un giorno le api dovessero scomparire...

"Se un giorno le api dovessero scomparire, all'uomo resterebbero soltanto quattro anni di vita". Questa fase è attribuita ad Einstein ma siamo proprio sicuri che l'abbia detta lui? Date un'occhiata qui e poi qui.

Immagini dal passato

 
Sembrano immagini di tanto tempo fa' ed invece sono di un passato poi non così lontano. Un po' più lontano era il tempo in cui i, chiamiamoli, display erano fatti con delle nixie:
 
 
La musica la si poteva ascoltare (e l'alta fedeltà era un modo di dire...) con giradischi più o meno portatili e i dischi giravano a 78, 45, 33 giri (al minuto).
 
 
Le radioline a transitor non erano poi così piccole ed alcune potevano tranquillamente essere usate come arma di difesa e di offesa. E gli elettrodomestici? Spartani come questa lavatrice:
 
 
Le nuove genarazioni si chiederanno come siamo cresciuti senza telefonino e senza lettore mp3. E la risposta è semplice: come fa a sopravvivere l'ottanta percento della popolazione mondiale che non solo non ha il telefonino e il lettore ma spesso non ha neppure di che mangiare? Siamo cresciuti senza l'ansia di dover chiamare i nostri genitori perché allora c'erano solo le cabine del telefono (quando funzionavano). E i genitori non si allarmavano se chiamavi come e quando potevi. Siamo cresciuti senza mandarci gli sms: le "cazzate" dovevamo spararle di fronte all'amico.  Siamo sopravvissuti ai coloranti cancerogeni, agli spigoli dei mobili, ai sedili dell'automobile senza le cinture di sicurezza ed altre cose ancora. Per tutta una serie di cose forse si stava meglio quando si stava peggio, forse...
 
 
 
 
 

sabato 20 settembre 2008

Ultimatum alla Terra

Bellissimo film del 1951, Ultimatum alla Terra (titolo originale:  The Day the Earth Stood Still) è uno dei miei film preferiti. È tratto dal romanzo Addio al padrone (Farewell to the Master, 1940) di Harry Bates (pubblicato in Italia da De Carlo Editore con il titolo Klaatu, prologo a un'invasione - 1973). È bello rivederlo per farsi un'idea di come in quel periodo regnasse ignoranza e soprattutto intolleranza. Non so cosa pensassero allora i Russi e se ne riuscissero a capire il messaggio che voleva trasmettere. Ed il messaggio era duplice ma non esplicito. In realtà gli Americani erano i Russi e l'extraterrestre gli americani. Ovviamente non mancano gli atteggiamenti positivi di alcuni personaggi principali e di contorno e quelli sono il tentativo sia di non far apparire gli statunitensi troppo fascisti (per chi non capiva il messaggio nascosto) e nel contempo di dare un po' di umanità a chi gli americani rappresentavano. In una vecchia enciclopedia (degli anni '60) il fiume veniva indicato come il luogo deputato a farci finire gli scarichi delle fabbriche. Cosa lega questo ricordo al film? È presto detto. Film come questo sono la prova dell'arretratezza  di quegli anni e dovrebbero esser rivisti più spesso come quell'enciclopedia  dovrebbe essere mostrata per ricordare l'ottusità e il poco rispetto degli uomini verso la natura. Ed è triste sottolineare che in quaranta,  cinquanta anni è cambiato ben poco. Allora i film erano in bianco e nero (qualcuno a colori) e le enciclopedie erano di carta. Ora i film sono a colori  (e grazie alla tecnologia il film potrebbe essere mai completamente identico per tutti ¹) e le enciclopedie su supporto digitale. Ma è l'uomo a non essere cambiato. Sfrutta solo strumenti più sofisticati ma l'ottusità impera ancora. È triste osservare questo fatto. Però purtroppo è così.

¹) Grazie alla funzione "angle" dei lettori dvd se il film ha memorizzate le scene alternative chiunque potrebbe vedere lo stesso film ma con una sequenza di scene non necessariamente identiche a quelle di un altra persona che vede lo stesso lungometraggio. Per ora mi risulta che solo pochi film e documentari utilizzino questa possibilità a parte i film porno più costosi.

Una curiosità: del film è stato fatto un remake che uscirà nelle sale il 12-12-2008. Potete collegarvi al sito ufficiale a questo indirizzo: http://www.thedaytheearthstoodstillmovie.com/

giovedì 18 settembre 2008


Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali
e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
Bertolt Brecht

mercoledì 17 settembre 2008

Sulla prostituzione

Il mestiere più antico del mondo. Un business. Un mondo a parte. La Sen. Merlin a suo tempo (1958) con la legge che porta il suo nome chiuse le cosiddette case di tolleranza. E le meretrici si spostarono dalle case alle strade. E lo sfruttamento di queste poverette passò dallo stato ai delinquenti. Non entro in merito su quello che si sta legiferando oggi in Italia ma c'è qualcosa che non mi torna. Sanzioni alle puttane, sanzioni ai clienti. Inasprimento delle pene. Ma qualcuno si è mai chiesto perché ci sono le prostitute? Se c'è un'offerta vuol dire che c'è richiesta. Uomini decisamente poco avvenenti possono con pochi euro fare sesso con donne che non potrebbero altrimenti neppure avvicinare, persone con handicap fisici la cui sessualità spesso è negata possono soddisfare i loro desideri erotici . Chi si è occupato e chi si occupa del fenomeno della prostituzione si è mai posto la domanda su certi aspetti "sociali" del meretricio? Vediamo la regolamentazione negli altri paesi (da Wikipedia):

"Legge e prostituzione nel mondo

Nei casi più estremi, secondo alcuni codici legali, in particolare di paesi musulmani, la prostituzione è sanzionata con la "pena di morte"; in altri paesi avviene il fenomeno diametralmente opposto, in quanto le prostitute pagano regolarmente le tasse e sono sindacalizzate, ad esempio nei Paesi Bassi, ed in questi paesi i bordelli possono farsi pubblicità (anche se le prostitute devono avere raggiunto la maggiore età, generalmente 18 anni).

Le leggi variano parecchio in base a quale ruolo si ricopre (prostituto/prostituta, cliente, protettore).

La situazione legale in Germania, in Svizzera (dove la discussione sull'età minima per prostituirsi è al centro di uno scontro vivace tra chi sostiene che la soglia debba essere abbassata a 16 anni e chi sostiene debba essere mantenuta a 18), ed in Nuova Zelanda è simile a quella dell'Olanda.

Nello stato australiano del Nuovo Galles del Sud, qualsiasi persona di età superiore ai 18 anni può offrire prestazioni sessuali in cambio di denaro. In un altro stato australiano, Victoria, una persona che desideri svolgere l'attività di prostituta può richiedere una regolare licenza. Le prostitute che lavorano in una propria attività o in attività altrui devono essere registrate. Le "sex-workers" individuali non necessitano di alcuna registrazione o licenza.

In alcuni paesi, lo statuto legale della prostituzione può variare in base all'attività: in Giappone, per esempio, la prostituzione "vaginale" è contro la legge, mentre il sesso orale a pagamento è legale e colui che lo compie è come se non esercitasse affatto la prostituzione.

In Turchia la prostituzione di strada è legale, così come la prostituzione nei bordelli regolati dal governo. Tutti i bordelli devono avere una licenza così come la devono avere tutte le lavoratrici.

Nel Regno Unito la prostituzione non è formalmente illegale ma diverse attività di contorno ad essa lo sono. Ed infatti in Inghilterra ed in Galles sono illegali:

  • per una prostituta attirare clienti in strada o in un luogo pubblico, mettendo così di fatto fuori legge la prostituzione,
  • per un potenziale cliente richiedere persistentemente, anche se da un veicolo motorizzato,
  • possedere o dirigere un bordello,
  • la prostituzione minorile, per il cliente (dove il minore è definito tale in quanto più giovane di 18 anni)
  • infine è illegale il controllo della prostituzione (lenocinio).

In Inghilterra e Galles il governo sta considerando l'ipotesi di concedere l'apertura di piccoli bordelli, fermo restando il divieto di prostituirsi lungo le strade. Una situazione simile si verifica in Scozia, dove la prostituzione in sé non è illegale bensì le attività associate. Un progetto di legge che istituisse delle zone di tolleranza per la prostituzione era stato promosso nel Parlamento Scozzese, ma non è riuscito a diventare legge.

In soli due Stati degli Stati Uniti è considerato legale comprare e vendere prestazioni sessuali. Bordelli legali sono presenti in diverse contee del Nevada e del Rhode Island, dove la compravendita del sesso non è illegale, ma lo sono la prostituzione per le strade e i bordelli.

In Canada, la prostituzione in sé è legale, ma anche in questo caso la maggior parte delle attività collaterali non lo sono. Non è legale ad esempio vivere esclusivamente di prostituzione senza essere di alcuna utilità alla società (strumento questo per ostacolare il fenomeno del lenocinio) ed è illegale inoltre (per ambo le parti) negoziare in un luogo pubblico, (incluso nei bar). Per mantenere una parvenza di legalità, le agenzie di accompagnamento organizzano un incontro tra l'accompagnatrice (o accompagnatore) ed il cliente. La Corte Suprema Canadese ha stabilito nel 1978 che, per essere condannati per adescamento, l'atto deve essere “pressante e persistente”. Allo stesso modo in Bulgaria la prostituzione in se è legale, ma la maggior parte delle attività collegate (come il lenocinio) sono fuorilegge.

In Svezia è legale vendere sesso, ma è illegale il lenocinio e dal 1999 anche comprare servizi sessuali. La ragione di questa legge è nella protezione delle prostitute, poiché molte di loro sono state forzate a prostituirsi da qualcuno o dalle necessità economiche. La Norvegia ha lo stesso codice della Svezia, a parte il fatto che non è illegale comprare sesso. Chi si prostituisce generalmente è visto dai governi come persona oppressa, mentre i loro clienti sono visti come oppressori. Nel caso di prostituzione minorile, in Olanda essere clienti (a meno che il cliente sia egli stesso minore di 16 anni) o protettori è illegale, ma in tal caso non è illegale prostituirsi. Nella maggior parte dei paesi dove la prostituzione è criminalizzata, chi si prostituisce viene arrestato e perseguitato più dei clienti.

In Brasile e Costa Rica, la prostituzione in proprio è legale, ma guadagnare dalla prostituzione altrui è illegale.

La prostituzione è legale per i cittadini in Danimarca, ma è illegale trarne profitto. In questo paese la prostituzione non è regolata come nei Paesi Bassi, bensì il governo cerca attraverso interventi sociali di portare le persone fuori da essa indirizzandole verso altri mestieri, e cerca di ridurre al contempo l'introito delle attività criminali e altri effetti collaterali negativi derivanti dalla prostituzione.

In Thailandia la prostituzione è illegale così come stabilito dal "Prevention and Suppression Act, B.E. 2539" del 1996.

Nel 1949, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la “Convenzione per la soppressione del traffico di persone e lo sfruttamento della prostituzione altrui”, affermando che la prostituzione forzata è incompatibile con la dignità umana, richiedendo a tutte le parti coinvolte di punire i protettori e i proprietari dei bordelli e gli operatori e di abolire tutti i trattamenti speciali o la registrazione delle prostitute. La convenzione fu ratificata da 89 paesi ma la Germania, i Paesi Bassi e gli Stati Uniti non parteciparono."

Il nuovo Decreto Legge  lascia perplesso sia me che tanti altri e per motivi simili ed altri in antitesi. Comunque, per dirla in soldoni, fermo restando che condanno fortemente lo sfruttamento della prostituzione, l'impossibilità di esercitare il "mestiere" in strada avrà come risultato quello di favorirla, non necessariamente alla luce del sole, negli appartamenti. Il "problema" non sparirà ma verrà solo occultato. Così i minori non rimarranno turbati dalle prostitute che si vedono nei viali (come se in televisione certe donne dello spettacolo fossero più vestite...), i mariti insoddisfatti dalle proprie mogli potranno sfogare le loro "turpi voglie" tra quattro mura ma non avranno più la scusante del "me la sono trovata per strada...", le persone delle categorie prima citate potranno fare pellegrinaggio alla casa del piacere senza il biasimo di nessuno ed il rimedio sarà comunque peggiore del male visto che nel palazzo potremo pure  ritrovarci il "pappone".

domenica 14 settembre 2008

Cerchiamo di esser seri...

  • 10.250 euro stipendio di un pilota Alitalia*

  • 6.750 euro stipendio di un pilota AirOne*

  • 3.400 euro stipendio di un assistente di volo Alitalia**

  • 2.200 euro stipendio di un assistente di volo AirOne**

* Retribuzione mensile lorda 2005 di un comandante con 10 anni di anzianita' e 60 ore/volo mensili
** Retribuzione mensile lorda 2005 di un assistente di volo con 7 anni di anzianita' e 60 ore/volo
Dati Alitalia (fonte:
Telefono Blu)

Questi dati fanno pensare e innervosire i milioni di Italiani che campano con 1000 € o poco più. Visto che quei 1000 sono riferiti a circa 160 ore mensili (6.25 € all'ora). Se calcoliamo sui 2200 per 60 ore (con il vecchio contratto) la paga oraria è 36 €. Senza dubbio una bella differenza. In base a quanto riportato su "il Giornale.it" lo stipendio di un pilota appena assunto scenderebbe, secondo il piano Cai, a 872,58 (sempre, ma non è chiaro, netti e su 60 ore senza contare straordinari ed indennità). Una retribuzione oraria di 14,54 €. Basterebbe che il nostro neo-pilota lavorasse per 120 ore ed il suo stipendio passerebbe a circa 1750 € (a cui dobbiamo sempre sommare indennità e straordinari). E stiamo parlando di un neo assunto.  E pur vero che i comandanti ed i piloti hanno una grossa responsabilità ma è anche vero che in base ai dati consultabili volano decisamente meno degli altri. E le responsabilità diminuiscono molto se sei una hostess o uno steward. Quindi non capisco perché gli assistenti di volo devono essere sul piede di guerra, hanno forse paura di entrare nel club dei 1000 € al mese? Anche loro potrebbero lavorare 120 ore al mese e potrebbero comunque permettersi la vacanza in Sardegna. Come italiano risucchiato dall'euro nel girone di quelli che fanno salti mortali per arrivare a fine mese mi sento offeso e la cosa mi urta non poco. Ebbene sì. Stavolta non riesco proprio ad essere un osservatore neutrale...

P.S.: Dimenticavo gli esuberi. Si dice che siano 1000 o 3000 o 7000. E sorge spontanea una domanda. Come mai sono in esubero? Non è che fossero assunzioni "politiche"?  Oppure, tipico fenomeno italiano, uno lavorava e tre stavano a guardare? E già successo in altre società a partecipazione statale una volta diventate private. Pullulavano di fancazzisti (che ci sono anche nelle aziende private ma sono più abili e più paraculi, quasi invisibili) e iniziati i tagli, spesso, a farne le spese non erano loro nella totalità ma anche persone che lavoravano sodo (si sa, anche questa è Italia). A queste persone, a chi lavora e lavorava  con serietà  e impegno tutta la mia solidarietà. So cosa vuol dire. Anch'io sono stato un esubero...

sabato 13 settembre 2008

Tempo fa' pubblicai questo post. Ho cercato di fare di meglio con questa serie di foto. Sono foto di sconosciute trovate tramite il search di Slide. Alcune sono ritratti, altre fanno vedere qualcosa di più. L'importante è mostrarsi. Esibirsi...


venerdì 12 settembre 2008

Complottismo si, complottismo no.

Il mondo è bello perché è vario. Su Internet potete trovare di tutto e di più. Ma veniamo al titolo di questo post. Come saprete ci sono teorie complottiste e teorie  che negano il complotto. I complottisti si affannano a dire al mondo che c'è un oscuro disegno dietro tutto ciò che succede e gli altri a negare fermamente che possa esserci qualcosa dietro. Il problema reale, a mio modesto avviso, è un altro. Per determinati avvenimenti salta agli occhi il fatto che le informazioni sono state censurate mentre per altri no.  Quindi pensare che tutti gli avvenimenti siano predeterminati da un unico ipotetico, ma non per questo improbabile, governo  occulto (cioè una sinarchia) può essere azzardato ma pensare che alcuni episodi non siano collegati lo è altrettanto.  È uno spasso leggere ciò che scrivono sia gli uni che gli altri. Entrambi gli schieramenti hanno tra le loro fila esperti in tutti i campi (dall'astronautica all'ingegneria edile, per citarne alcuni) che si confrontano nel mirror climbing. Negano l'innegabile o accettano l'inaccettabile. Un esempio: quando si parla di telefonate dall'aereo dirottato (UA-93) ci si dimentica sempre che in certe condizioni è possibile mentre in altre no (ed è solo un fatto tecnico, in pratica il passaggio troppo rapido da una cella all'altra in roaming impedirebbe le comunicazioni - leggi la spiegazione). Definire complottista un sito perché afferma un qualcosa che è verificabile e reale mi sembra voler fare il bastian contrario. D'altro canto voler per forza considerare che tutte le scie di condensazione che vediamo nei nostri cieli siano scie chimiche mi sembra esagerato. Forse qualcuna di queste potrà pur essere una chemtrail ma mi piacerebbe non solo vedere le foto ma anche le analisi chimiche.  Concludo con una piccola considerazione. Tra complottisti e sostenitori dell'esatto contrario non ci sarà qualcuno che vuol fare disinformazione? Perché ci riescono benissimo. Ed il povero internauta che visita queste pagine che opinione si fa? O meglio, riesce a farsi un'opinione? Penso di no. Forse sì. Magari un po' confusa. Mi sa che c'è qualcosa di losco dietro. Oh no! Dopo questa affermazione verrò anch'io annoverato tra le fila dei blog complottisti!  Nego tutto! Non c'è assolutamente nulla di censurato o distorto nelle informazioni che ci arrivano... ;^)

Sette anni...

Torri Gemelle,  NYC - Clicca per ingrandire l'immagine

Sono passati sette anni dagli attentati dell'undici settembre e piano piano escono fuori tutta una serie di informazioni che prima erano state celate o distorte. Wikipedia (al momento in cui scrivo) cita ben poco di quelle che definisce teorie complottistiche  all'interno della voce principale. In una voce secondaria "11 settembre 2001: dispute e controversie sui resoconti ufficiali"  mette sempre l'accento che il tutto rientra nella teoria del complotto e riportando dati (a favore del fatto che siano solo teorie e non qualcosa di vero) che andrebbero verificati. Comunque... È indubbio che gli attentati di quel settembre hanno cambiato il mondo ed è sotto gli occhi di tutti il fatto che abbiano leggittimato gli Americani a intraprendere la loro guerra al terrorismo (sempre e soltanto in stati dove, chissà perché, c'è petrolio o altri beni particolari e non entro in merito ma ricordiamoci che in Afghanistan sembrerebbe che nessuna bomba americana abbia colpito un campo coltivato ad oppio...). Come ho già scritto in altri post gli americani erano patriottici e dopo l'undici settembre sono diventati mooolto patriottici, erano controllati e ora sono parecchio controllati (per la loro sicurezza, ovviamente). Mi sembra ovvio che pagare il prezzo di una minor libertà in cambio di una maggior sicurezza sia il minimo. Chiunque abbia architettato gli attentati ha fatto il gioco degli statunitensi... Anche stavolta...

martedì 9 settembre 2008

Le Forze (Armate) dell'Impero...

domenica 7 settembre 2008

Il Triangolo delle Bermude


Il Triangolo delle Bermude.  Avrò avuto poco più di dieci anni quando mi regalarono il primo libro sul "Triangolo". In quegli anni al cinema proiettavano film come "Incontri ravvicinati del terzo tipo" e "Guerre Stellari". C'era una specie di febbre collettiva. Potei partecipare ad un convegno tenuto dall'Aeronautica Militare e nonostante la mia giovane età potei fare alcune domande ad uno dei relatori. Costui, militare di carriera, rimase spiazzato dalle mie citazioni e dai quesiti che gli ponevo (avevo appena letto un libro sull'argomento) fatti, poi, da un così giovane interlocutore. Le sue risposte furono vaghe. Ovviamente. Negli anni ho continuato a documentarmi e risposte non ne ho trovate. Le risposte ufficiali dicono che il Triangolo è un'area come un'altra. Quelle ufficiose invece dicono che qualcosa c'è ma non è spiegabile e quindi non può esistere. Le persone che negli anni si sono dedicate alla catalogazione e allo  studio del fenomeno non possono fare altro che riportare le testimonianze e i silenzi legati ai casi che nel tempo, mi risulta, continuano a verificarsi (da leggere la lunga lista di aerei e navi reperibile sul sito www.bermuda-triangle.org). Superfluo  sottolineare che oggi come oggi  la sparizione di un vascello o di  un aeromobile  nel Triangolo Maledetto non fa più notizia. E i poveracci che ne sono vittime sono destinati all'oblio. Lo stesso oblio che piano piano sta inghiottendo anche quella porzione di oceano nota anche come  "il Triangolo del Diavolo"...

Pubblicato con Flock

sabato 6 settembre 2008

Perché potrebbe scoppiare la guerra con l'Iran

Vagando su Internet ho trovato documenti del 2006 che ben descrivevano il quadro che a distanza di due anni si sarebbe delineato su Iran, Stati Uniti, Occidente e Medio Oriente. Chi scriveva  non fece altro che aprire gli occhi e cercare di trovare i vari legami politici ma soprattutto economici che avrebbero spinto gli americani (e con loro l'Occidente) ad intraprendere una politica di un certo tipo verso l'Iran. Nessuna preveggenza. L'immagine che  (in alto) potrebbe essere stata fatta da qualche "vero" americano o messa in giro dall'Intelligence americana. Iniziamo a far metabolizzare il concetto, in pratica. In queste analisi si evidenziava il fatto che se Teheran producesse per il fabbisogno interno energia con il nucleare non dovrebbe essere utilizzata quella vendibile all'estero e cioè il petrolio. Un'analisi interessante è anche quella che paragona Iran e Germania degli anni '30 del secolo scorso. In soldoni: entrambe le nazioni (la Germania allora, l'Iran oggi) sono fuori dal controllo dell'Impero. Ci si può fare soldi ma non si possono considerare stati vassalli. Teheran è una città di undici milioni di abitanti (quindici con l'area metropolitana) che è fuori dalle logiche di mercato come le intendiamo noi. Possiede tecnologia. E (per ora e sottolineo per ora) non è sotto il controllo dei grandi del mondo. Anzi. Sfrutta il fatto che Italia e Cina hanno fatto da loro  fior fiore di investimenti e che in istituti bancari di mezzo mondo hanno una liquidità che se ritirata metterebbe in crisi intere nazioni. Quindi... In un'ottica internazionale questo scenario non è ammissibile. La guerra scoppierà (anche se mi auguro di no) e ci verrà fatta passare come giusta. Una curiosità: i nuovi missili iraniani, gli Shahab 3, hanno una portata di 2000 km. Se provate tramite Treksee a calcolare la distanza dal confine più occidentale dell'Iran con Otranto (ad esempio) scoprirete che siamo fuori portata (2200 km) ma Gerusalemme non lo è (dalla capitale iraniana a quella israeliana c'è una distanza di circa 1500 km, decine più decine meno meno...). Concludendo: usate di più la vostra testa, guardate meno televisione, cercate di accedere a fonti alternative e osservate con attenzione...

Distanza Teheran - Gerusalemme in linea d'aria

Iran - Venti di guerra

"Persistendo nel procedimento per dotarsi di capacita' nucleare sul piano militare, l'Iran si sta prendendo un grosso rischio [...] Un giorno, una mattina, potremmo scoprire che Israele ha colpito, qualunque ne sia il governo. La questione non e' se ciò sarebbe legittimo, se sarebbe una mossa intelligente. Che cosa faremo a quel punto? Sarebbe una catastrofe, e noi la dobbiamo evitare."

Nicolas Sarkozy - Damasco, 4 settembre 2008

Nota dell'Osservatore Neutrale: Pakistan sì, Iran no?

''Non credo sia necessario attaccare l'Iran, credo che il problema possa essere risolto non militarmente ma politicamente ed economicamente"

Shimon Peres - Cernobbio (Co), 5 settembre 2008

 Nota dell'Osservatore Neutrale: e se lo dice lui...

 

 

"...sarebbe una opzione possibile: non esiterei ad usare la nostra forza militare per proteggere la nostra nazione ed i suoi interessi..."

    Barack Obama rispondendo su cosa farebbe se l'Iran si dotasse dell'atomica - Washington, 5 settembre 2008

Nota dell'Osservatore Neutrale: cominciamo bene...