lunedì 15 giugno 2009

Destra e sinistra...

Pubblicare questo post mi costa fatica ma per onorare il fatto che gli anni mi hanno reso imparziale e capace di capire cosa ci può esser di buono o meno da una parte o dall'altra mi ritrovo qui, a quest'ora, a fare il punto della situazione. Il mio punto di vista. Negli anni mi sono trovato più volte ad apprezzare ciò che di buono la vita mi ha proposto. Più volte a non capire perché se una cosa poteva essere valida non poteva esserlo perché erano loro a proporla o a metterla in pratica. Ho sempre pensato che gli opposti estremismi finiscono per incontrarsi e un manico di piccone non fa meno male di un manganello e viceversa. Ho imparato a non credere ma a cercare di capire e negli anni sono stato rispettato per il fatto che ho capito che nulla è totalmente giusto e nulla è totalmente sbagliato. Soprattutto ho capito una cosa. C'è qualcosa che è sopra tutte le ideologie e che le ideologie sfrutta. E quel qualcosa è il denaro. In mano a pochi. E quei pochi hanno plasmato gli ideali asservendo i popoli e snaturando i veri ideali neri o rossi che fossero. E quando un ideale perde l'innocenza della prima ora perché abili manipolatori vogliono mantenere inalterati i loro profitti non è più un ideale. Risulta essere solo un mezzo. Che ci vede come pedine. Ecco. Io non voglio essere una pedina anche se per la società lo sono. Continuerò ad apprezzare ciò che di buono viene proposto indipendentemente da quale partito, fazione, movimento arrivi. Continuerò a pormi domande senza dover accettare quello che mi viene detto come se fosse la verità assoluta solo perché tutti gli altri ci credono. Vorrei poter credere che ancora ci possano essere degli ideali non compromessi dai soldi, dalle multinazionali, dalle grandi banche. Ditemi, ci sono?

sabato 13 giugno 2009

Obama: cosa è cambiato.

Tempo fa pubblicai questo post: Perché piace Obama.  Cosa è cambiato rispetto all'amministrazione precedente nel frattempo? Poco o nulla. Obama ha fatto, una più una meno, cinquecentodieci promesse elettorali e sembrerebbe che quelle che hanno fatto più presa non siano ancora divenute realtà o addirittura siano state sconfessate... Per farvi un idea potete collegarvi su The Obameter. E prima di essere eletto a pochi (me compreso) è venuto in mente di applicare il metodo dei giornalisti anglosassoni che consiste nel seguire il flusso di denaro coinvolto in una qualsiasi attività o evento come può essere l'elezione del presidente degli Stati Uniti d'America. In base a questo articolo potrete avere una visione d'insieme su chi può ricordare al Presidente che se è dove è ora lo deve pure a loro. Vi consiglio la visione di questo documentario: L'Inganno di Obama di Alex Jones. Il link si riferisce al primo clip di una serie di dodici che potrebbero darvi un'idea molto diversa su chi "comanda" gli USA. Se il film dice anche solo una parte di verità oserei dire che non siamo messi bene... Per niente.