sabato 31 maggio 2008

Son passati quarant'anni e sembra ieri...

Di antichi fasti la piazza vestita
grigia guardava la nuova sua vita,
come ogni giorno la notte arrivava,
frasi consuete sui muri di Praga,
ma poi la piazza fermò la sua vita
e breve ebbe un grido la folla smarrita
quando la fiamma violenta ed atroce
spezzò gridando ogni suono di voce...
Son come falchi quei carri appostati,
corron parole sui visi arrossati,
corre il dolore bruciando ogni strada
e lancia grida ogni muro di Praga.


Quando la piazza fermò la sua vita,
sudava sangue la folla ferita,
quando la fiamma col suo fumo nero
lasciò la terra e si alzò verso il cielo,
quando ciascuno ebbe tinta la mano,
quando quel fumo si sparse lontano,
Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava
all'orizzonte del cielo di Praga...
Dimmi chi sono quegli uomini lenti
coi pugni stretti e con l'odio fra i denti,
dimmi chi sono quegli uomini stanchi
di chinar la testa e di tirare avanti,
dimmi chi era che il corpo portava,
la città intera che lo accompagnava,
la città intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga,
dimmi chi era che il corpo portava,
la città intera che lo accompagnava,
la città intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga,
una speranza nel cielo di Praga,
una speranza nel cielo di Praga...

Primavera di Praga (F.Guccini)

venerdì 30 maggio 2008

Nulla è cambiato...

Vi voglio proporre una scena tratta dal film di E. Petri "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto". Sembra un film di oggi ed invece è del 1970. Nulla è cambiato. C'è sempre un "dottore" (così viene chiamato da tutti il personaggio interpretato da Volonté) che viene messo lì da qualcuno per reprimere e per cercare di far passare la repressione come strumento per garantire che la civiltà non venga meno. Il popolo è "minorenne" e quindi va educato...

Per far accettare l'educazione esiste un metodo, un meccanismo. Il meccanismo (a mio avviso innescato in tutti i paesi) è semplice. Ed è questo: Problema-reazione-soluzione (non è soltanto David Icke a pensarla così... È così evidente...). La gente comune ha bisogno di certezze. Se queste vengono meno il popolo è disposto a sacrificare un po' della propria libertà pur di avere sicurezza. La diminuzione della privacy dei singoli cittadini viene vista come la "cura".

I controlli come un vaccino. Quando accendi il cellulare sanno dove ti trovi. Quando prelevi ad un bancomat (ATM) idem come sopra). Possono solo, però, presupporlo ma non avere la certezza. Il cellulare lo puoi prestare. Tua moglie può usare la tua carta per prelevare. Solo con la tecnologia RFID (con un impianto sottocutaneo ovviamente ) loro possono avere la certezza della tua identità e della tua posizione. Arriveremo anche a quello. È solo questione di tempo...

giovedì 29 maggio 2008

Memoria storica ipocrita...

Non è il numero che conta. Il fatto è che la mia generazione (e forse quella precedente alla mia) ha sempre sentito parlare di 6.000.000 di ebrei uccisi dall'ingranaggio nazista. Fossero stati anche solo 500.000 o ancor meno e sarebbero stati sempre troppi. Quello che mi infastidisce e che la comunità internazionale si ricorda solo di quello che è successo alla comunità ebraica e non del genocidio dei nativi americani (del nord - centro - sud America). Si è dimenticata dei kurdi. Si è completamente scordata di Pol Pot. Poi (ma non datemi del revisionista) solo gli ebrei ci hanno fatto un business (con le richieste di danni al governo tedesco, ad esempio). Dimenticavo... Mai toccare tasti come quello che ho appena toccato. Rischi di passare per antisemita. E questo è un altro punto dolente. Non si può parlare di ebrei che, se i pareri sono un minimo discordi con la linea di pensiero "comune", vieni subito etichettato come neonazista o chissà con quale altra definizione. E a me questa cosa non mi scende giù. O forse c'è il timore da parte di qualcuno che possa essere scoperta una verità altrettanto brutale (ad esempio sul numero effettivo degli ebrei morti ) ma non così sconvolgente come quella che ci è sempre stata presentata? Goebbel diceva: « Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità ». Prima osservazione: "citi Goebbels quindi sei nazi, altro che osservatore neutrale". Seconda osservazione: "È l'affermazione di un nazista quindi non può essere vera". Rispondo alla prima osservazione dicendo che non sono nazi. Alla seconda replico dicendo che non è che per il fatto che la frase è di un nazista non possa non avere la sua validità. Per tante altre cose si è scoperto che erano solo fandonie ma il fatto che ci fossero state ripetute fino alla nausea ha fatto si che le credessimo vere. E qualcuno continua a crederle, a reputarle, come vere. Quindi... Dove sta la verità? Dov'è il contradditorio che ci permette di farci un'idea? Negazionista no ma neppure così plasmabile da credere solo perché una sola fonte (quella ebraica) mi dice che le cose sono andate in un certo modo. E comunque gli ebrei ricchi non sono sicuramente stati uccisi. Quella che è morta era, come al solito, povera gente...

martedì 27 maggio 2008

Saranno pure un falso, però...

Avrete sentito parlare dei  Protocolli dei Savi di Sion. È dimostrato che fossero e sono un falso. Ciò che sorprende è, senza ombra di dubbio, il contenuto.  Da qualsiasi documento sia stato tratto e da qualsiasi "mente" sia stato adattato rimane comunque il fatto che è  un "trattato", un testo sorprendentemente reale. In che senso? Nel senso che descrive ciò che è stato applicato alla nostra società (con buona  precisione) e che ancora dovrà essere applicato (mi auguro di no...). Il piano a lunghissimo termine è (sembrerebbe) ancora in corso. Straordinaria coincidenza o semplice applicazione di concetti antichi come formulazione ma sempre attuali nell'essere applicati? Se è stato (come sembra) "confezionato" da un'organizzazione russa (Pamyat) di certo si può affermare che è un documento che è un capolavoro di disinformazione (o informazione?). Le ipotesi sono due:

  • È vero
  • Non è vero

Se è vero perché renderlo pubblico? Perché così facendo il popolo può pensare che siano tutte cazzate. E se anche dovesse vedere una "manovra" simile si limiterebbe a pensare che non può essere vero, che sono, appunto, tutte cazzate.

Se non è vero fa di tutto per sembrarlo e  ci riesce. Una particolarità: se sostituiamo alcune parole del testo con altre ben più neutre (politicamente o religiosamente parlando) il documento si presta ad essere impiegato in tutti i contesti geopolitici.

Ricapitolando: un documento falso che espone con disarmante chiarezza le linee di condotta seguite da (presunti) gruppi di potere e che nell'esser falso è veritiero. Non c'è che dire. Chiunque lo abbia scritto non può che meritarsi il nostro plauso.

lunedì 26 maggio 2008

Tanto per specificare...

Dopo il precedente post e  per essere coerente con il mio nickname vi propongo quanto segue. La fonte è la solita Wikipedia. L'argomento è il campo di concentramento.

Campi del Regno Unito

La prima applicazione moderna, sistematica dei campi di concentramento, avviene da parte del Regno Unito, durante la seconda guerra boera, fra il 1900 e il 1902, quando il comandante britannico Horatio Kitchener li utilizzò per avere ragione della guerriglia. Egli diede ordine di distruggere tutte le fattorie che rifornivano i soldati boeri e quindi ne fece deportare gli abitanti, in genere donne e bambini, in campi di concentramento. Intere famiglie vennero rinchiuse in campi di concentramento, dove si moriva lentamente per epidemie e per fame. L'uso dei campi di concentramento ebbe un ruolo non secondario nel garantire la vittoria all'esercito britannico. Alla fine della guerra si conteranno non meno di 26.000 donne e bambini boeri morti nei campi di concentramento britannici, a cui vanno aggiunte le vittime della popolazione nera che viveva nelle fattorie boere, che seguirono la sorte dei loro padroni nei campi di concentramento.

Campi dell'Unione Sovietica

  Per approfondire, vedi la voce Gulag.

Nel 1917 Lenin annunciò che tutti i "nemici di classe", anche in assenza di prove di alcun crimine contro lo Stato, non potevano essere fidati e non dovevano essere trattati meglio dei criminali. Dal 1918, vennero ristrutturate le attrezzature di detenzione in campi, quali ampliamento e riassetto dei precedenti campi di lavoro forzato della Russia Imperiale.

Negli anni '20, il partito comunista aveva adottato i campi di concentramento per internare dissidenti, nemici del regime e persone non politicamente affidabili. Nelle terribili purghe degli anni '30, fu fatto un intenso uso dei campi, organizzati nel sistema Gulag, narrato da Aleksandr Solženicyn nel suo libro Arcipelago Gulag.

Il sistema rimase attivo fino al 1970 circa, anche se dopo il terrore staliniano con l'ammorbidirsi delle opinioni all'interno del partito comunista le condizioni di prigionia migliorarono.

Il termine Gulag è diventato nell'uso corrente sinonimo di "campo di concentramento sovietico" ma è in realtà una sigla che identifica il sistema organizzativo ("Glavnoye Upravleniye LAGerey" cioè "direzione generale dei lager").

Il regime comunista fece uso molto esteso dei campi.
Il numero complessivo di detenuti fra il 1929 e il 1953 è valutato provvisoriamente a circa 18 milioni.
Il numero di morti è valutato provvisoriamente a 2.749.163.
Le esecuzioni per motivi politici valutate provvisoriamente a 786.098.
I Kulaki (contadini benestanti) morti durante la collettivizzazione sono valutati provvisoriamente a circa 600.000

Campi dell'Italia fascista

Il Regno d'Italia di Benito Mussolini, durante la guerra di riconquista della Libia, fra il 1930 e il 1934, deportò oltre 80.000 seminomadi in campi di concentramento lungo la costa desertica della Sirte, in condizioni di sovraffollamento, sottoalimentazione e mancanza di igiene che ne portarono circa la metà alla morte nei tre anni seguenti - in assenza di documentazione specifica, dobbiamo rifarci alle cifre generali dei censimenti italiani.

 Per approfondire, vedi la voce Lista dei campi per l'internamento civile nell'Italia Fascista.

L'internamento dei giapponesi americani (1942)

A seguito dell'attacco giapponese a Pearl Harbor, Franklin Delano Roosevelt autorizzò (Executive Order 9066) nel febbraio 1942 l'internamento in campi dedicati degli individui di origine giapponese residenti nella zona militare del Pacifico, indipendentemente dalla cittadinanza. Se le motivazioni addotte furono quelle di sottrarre la riconoscibile minoranza giapponese all'isteria collettiva seguita all'attacco a sorpresa dell'impero giapponese, lo scopo reale era l'allontanamento di potenziali spie dalla costa occidentale, in cui si stava organizzando il contrattacco. 117.000 persone, due terzi cittadini americani, donne e bambini inclusi, furono deportati nei campi di Tule Lake (California), Minidoka (Idaho), Manzanar (California), Topaz (Utah), Jerome (Arkansas), Heart Mountain (Wyoming), Poston (Arizona), Granada (Colorado) e Rohwer (Arkansas).

Campi della Cina comunista

 Per approfondire, vedi la voce Laogai.

Alcune fonti, e in particolare ex detenuti, chiamano "campi di concentramento" i "campi di riforma attraverso il lavoro" (劳动改造场所, laodong gaizao changsuo) della Repubblica Popolare Cinese, più noti come Laogai. Come nel caso di Guantanamo, quest'uso è più legato al significato peggiorativo di "campo di concentramento" come "luogo di violazione dei diritti umani" che al significato ordinario dell'espressione.

Campi della Germania nazista

 Per approfondire, vedi le voci Lista dei campi di concentramento nazisti, Regolamento dei campi di concentramento nazisti, Lager, Campo di sterminio e I giorni senza fine.

Durante la seconda guerra mondiale, fra il 1940 ed il 1945, la Germania nazista fece uso su vasta scala dei campi di concentramento (i Konzentrationslager, o KZ, i primi istituiti già nel 1933 al posto delle Case di lavoro previste dalla Costituzione di Weimar come strumento di aiuto ai più bisognosi) e dei campi di sterminio, per detenere ebrei, zingari, omosessuali e dissidenti politici e sterminarli sistematicamente.

Alcuni sopravvissuti sono diventati scrittori e hanno raccontato la vita dei lager nei loro romanzi, tra questi l'italiano Primo Levi in Se questo è un uomo e in La tregua e l'ungherese Premio Nobel per la letteratura Imre Kertész in Essere senza destino.

Il campo di concentramento nazista per antonomasia, ma non l'unico, è considerato quello di Auschwitz.

Auschwitz, il più conosciuto campo di concentramento nazista

All'interno del lager nazista, la baracca (in tedesco: Block) era, generalmente, l'edificio adibito a dormitorio dei deportati. Vi erano diverse tipologie di baracche, sia per dimensioni e/o per materiali con cui erano state costruite (potevano essere in legno o in muratura), sia per lo scopo cui venivano adibite.

Fra le varie tipologia di baracca si ricordano: ricoveri per i deportati, baracche di quarantena, infermeria, infermeria speciale (chiamata anche blocco della morte, era riservata ai deportati destinati ad essere soppressi entro breve tempo), lavanderia, cucina, edificio del carcere, camere a gas, forni crematori, locali adibiti alle esecuzioni capitali ed alle torture, locali adibiti agli esperimenti su esseri umani, officine, baracche dei sorveglianti, edifici degli uffici interni.

I deportati erano rinchiusi nelle baracche tutte le sere ed anche durante il giorno, in occasione di quelle operazioni di eliminazione che le SS volevano condurre in segreto (le esecuzioni capitali potevano essere pubbliche, ed in questo caso i deportati erano costretti a vedere tutta l'operazione, oppure segrete, ed in questo caso i deportati erano chiusi nelle baracche).

Nei campi di concentramento e di sterminio venivano usati dei simboli, appuntati sulla parte sinistra del torace, per l'identificazione degli internati. Per gli internati di tipo politico veniva usato il triangolo rosso, per le lesbiche il triangolo nero, per gli omosessuali il triangolo rosa per i Testimoni di Geova il triangolo viola, per gli zingari il triangolo nero, per gli immigrati il triangolo blu e il triangolo verde.

La stella di Davide, di colore giallo-oro e con la scritta jude, identificava invece gli ebrei.

Come avete potuto leggere non è una prerogativa tedesca  quella del campo di concentramento. Iniziarono gli inglesi con un uso sistematico e "moderno".   Ed anche i difensori della democrazia, gli americani,  come avete potuto leggere, hanno trattato duramente i giapponesi nel loro territorio. Anche se erano i nipoti di chi era emigrato in terra americana  decenni e decenni prima. Anche noi italiani non ci siamo comportati meglio.  I russi neppure. I cinesi ancor meno. Ma considerando che la storia la scrivono i vincitori è normale che "paghino" solo i tedeschi. Un po' meno gli italiani visto che abbiamo subito, in qualche modo, ripulito il nostro passato. Non eravamo neanche noi degli stinchi di santo e i tedeschi di allora ancor meno (e ancor meno giustificabili). Ma la memoria collettiva, sapientemente manipolata, ha rimosso le colpe di taluni e accentuato o fedelmente riportato le colpe di altri. La destra parla, a ragione, dei crimini comunisti. La sinistra di quelli compiuti dai nazisti o dai fascisti. Ci dimentichiamo di tutti gli altri. Di quelle nazioni che dicono di incarnare la democrazia e hanno una quantità impressionante di scheletri nell'armadio. Mi sto ripetendo. Lo so. Però, a volte, per fissare un concetto, è meglio ribadire. Ripetersi. Non dimenticare. E cercare di non commettere gli stessi errori di chi ci ha preceduti...

 

 

domenica 25 maggio 2008

Non sempre chi vince è il bene

Viviamo in una società con due pesi e due misure quando si tratta di comunismo e del nazismo. E' perfettamente legale anche oggi essere apertamente comunista e non siete perseguitati per questo... All'inferno... E' possibile anche gestire e avere un attività! Eppure, se si è apertamente nazionalsocialista si è il male, la schiuma del pianeta e si dovrebbe essere rinchiusi o uccisi.
Non dimentichiamo che il comunismo è una ideologia che in tutta la sua storia è stata responsabile di circa 110 milioni di persone uccise in tutto il mondo (Hitler per molto meno è stato accusato di genocidio).
Guardate la devastazione e la povertà che il comunismo ha lasciato dietro in tutto il mondo. Continuo a pensare alle precedenti condizioni sovietiche in Europa Orientale, alla povertà della gente, alle donne vendute ed alla schiavitù sessuale, donne che sono, spesso, mai più viste (ancora una volta) dalle loro famiglie. Questi paesi sono stati così mantenuti dal pieno potenziale dei mostri comunisti. E' piuttosto evidente come le persone nella Germania orientale hanno visto la Germania Occidentale superare di gran lunga, in tecnologia e negli standard, l'Est...

SturmSS

Commento dell'Osservatore Neutrale.

No. Non ha tutti i torti e questo non è un post revisionista. Ma a volte penso che tutte le informazioni che ci sono giunte sono state fornite dai vincitori. Vincitori che, come gli inglesi, sono stati responsabili di atrocità che solo ora vengono, in sordina, ricordate. Gli inglesi, dicevo, sono stati responsabili della morte di decine di migliaia di donne e bambini in campi di concentramento. Gli americani non sono stati da meno e tuttora non lo sono. Siamo proprio sicuri che il nostro sia il miglior mondo possibile?

domenica 18 maggio 2008

sabato 17 maggio 2008

Fabio Volo Intervista Sandro Pascucci (Signoraggio)

Guardate ma soprattutto ascoltate con attenzione...

Industria Vaticana

Banche e investimenti...

Conoscete il termine banche armate? No? Dietro alle banche (Quali? Boh!) ci può essere pure quello che non ci si aspetta...






Come il denaro crea se stesso all'infinito.

Dopo una solenne bastardata compiuta ai miei danni (e penso a milioni di altri italiani) da parte del "mio" istituto di credito (quale credito? Sono soldi miei che deposito lì. Anche perché oltre un tanto, di credito, non te ne fanno più... I miserabili...) ho incominciato a navigare in rete per vedere se ricordavo bene sulle "malefatte" legali dei componenti di questa lobby. Ricordavo bene... Se fate un salto su questo indirizzo potrete leggere un'attenta riflessione sul giochetto che da secoli fanno ai danni di molti e a beneficio di pochi queste società per azioni, che creano i soldi dai soldi in svariati modi... Inutile (o forse no?) parlare di riserva frazionaria (a questo proposito vedi anche questo link). Le persone (il popolo bue) annuiscono come raglianti quadrupedi senza capire alcunché quando cerco di affrontare questo argomento o, nella migliore delle ipotesi, esordiscono con la solita frase: "Ed io cosa ci posso fare?". Forse nulla. Forse tanto. Intanto medito di cambiare banca...


MR. Bank$..... The Banker$



Anche un film può insegnare molto...

Signoraggio: quanti ne sono al corrente?


Riporto integralmente da Signoraggio.it un'efficace spiegazione su cos'è il signoraggio:


Esempio: lo Stato prende in prestito una banconota da € 100 dalla Banca Centrale e la «paga» con una «obbligazione» da € 100. A fine anno dovrà «drenare» dalla popolazione quei € 100 per restituirli al legittimo proprietario (che è il Bankiere Internazionale), più gli interessi, diciamo un 2,5%. La Banca Centrale ha stampato quella banconota spendendo (tutto compreso) 30 centesimi di euro (quindi era solo un pezzo di carta, una merce come un altra, come un biglietto del cinema) mentre la banconota da € 100 (+2,5%), che lo Stato restituisce alla Banca Centrale, l'ha tolta a noi ed essa è frutto del nostro lavoro, delle nostre fatiche, del nostro sudore, insomma è pregna di valore e impegno umano! La Banca Centrale è una tipografia e si comporta come se fosse la padrona della banconota! Ve lo immaginate l'impresario di un teatro che si sente dire dal tipografo: «Considerato che l'ingresso al tuo spettacolo «vale» € 40 allora i biglietti da me stampati te li affitto e me li paghi € 41»!

domenica 11 maggio 2008

Trent'anni dopo (2)


"Il mio sangue ricadrà su di loro". Trent'anni dopo non è stata fatta ancora luce sul caso Moro... [continua]

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In questo post avevo ricordato la data del rapimento di Aldo Moro. Con questo la data della sua scomparsa (avvenuta il 9 maggio 1978). Il link a Wikipedia è per chi non sa o chi sa poco del caso Moro. In realtà ben pochi sanno cosa in realtà è successo. Se vi capita leggete, di Cipriani A. - Cipriani G., Sovranità limitata. Storia dell’eversione atlantica in Italia, Roma, Edizioni Associate. Perché? Perché per capire il rapimento e l'uccisione del numero uno della DC di allora bisogna avere un'idea del contesto storico del quale stiamo parlando. E una delle tesi formulate è quella che tira in ballo gli americani e il loro controllo su lo scacchiere internazionale. Un governo con la presenza dei comunisti (il famoso compromesso storico) non era ammissibile. Ne in Italia ne altrove...

P.S.: A proposito di compromesso storico. Non mi trovo d'accordo con quest'affermazione presente su Wikipedia: "Il compromesso storico fu uno dei pretesti addotti dai terroristi delle Brigate Rosse per spiegare il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro, presidente della DC, che in quel momento storico costituiva la "sponda" principale del progetto berlingueriano.". In questo modo un lettore potrebbe pensare che l'idea è balzana mentre un osservatore attento potrebbe non pensarla così. Basta supporre che le Brigate Rosse fossero in qualche modo pilotate o "addomesticate" dalla presenza di infiltrati che facevano il gioco di chi aveva interesse affinché Moro non potesse portare a compimento la strategia del PCI di allora
(accettandola) e che "auspicava una collaborazione organica fra tutti i partiti con la maggior rappresentatività popolare (Democrazia Cristiana, Partito Comunista Italiano, Partito Socialista Italiano), in modo da coagulare il massimo consenso possibile intorno alle istituzioni democratiche e, attraverso l'attuazione di una politica riformista, prevenire il riemergere di tentazioni autoritarie.".

domenica 4 maggio 2008

Non sempre nazioni civili sono abitate da persone civili...


Questo post potrà sembrare, a chi legge, il classico "pezzo" buttato lì come rivalsa verso altri popoli che hanno sempre visto noi italiani come "incivili" (un po' come ora gli italiani vedono albanesi e rumeni). E quando gli è capitato hanno anche cercato (a volte riuscendoci) di eliminarci fisicamente (vedi , ad esempio, questo link, dal sito "L'orda, quando gli albanesi eravamo noi" di Gian Antonio Stella.). Però non dobbiamo dimenticarci che la "bestia" che è dentro l'uomo vi alberga indipendentemente dalla nazione nella quale vive la persona che la ospita. La Svizzera, la Francia, la Germania, l'Austria, il Belgio, l'Olanda... Tutti posti civilissimi. Finché non esce il mostro. Che sia il pedofilo o altro. L'altro, il mostro, questa volta è ricomparso in Austria. L'ha già fatto nel passato (vedi la vicenda di Natascha Kampusch) e ora il caso di Josef Fritzl. Quello che mi preme osservare è un'altra cosa. Se fosse successo in Italia l'eco mediatica sarebbe stata ben più ampia. Perché è tipico delle società più ricche disprezzare chi cerca di sbarcare il lunario e noi italiani abbiamo una lunga storia di emigrazione alle spalle. E questo all'estero non ci viene ancora perdonato (o solo in parte). Ecco perché se non fosse successo in Austria ma in Italia chissà cosa avrebbero detto. Forse non dovrei ragionare così ma riflettiamo (e qui mi ripeto): anche noi, quando rubano qualcosa nella nostra città, non accusiamo quelli dei quartieri di periferia o gli zingari o gli immigrati? Lo stesso ragionamento lo fanno gli europei del nord (specialmente se per via dell'età si ricordano degli immigrati italiani degli anni 60 e 70 del secolo scorso). Però stavolta il fattaccio è successo a casa loro. Ed io, una volta tanto, abbandonando la mia neutralità e, finché altri fatti non mi smentiranno, quando sentirò parlare dell'Austria esclamerò "Ah sì, la terra di Mozart , Vienna, il Castello di Schönbrunn e gli orchi...".

giovedì 1 maggio 2008

Ci risiamo... Toccherà all'Iran?

Ci risiamo. Toccherà all'Iran? Come già è toccato all'Iraq? I mezzi di comunicazione di massa stanno facendo pian piano un buon lavoro. Stanno cercando di far entrare in testa al mondo occidentale che l'Iran è un problema. Non solo per Israele ma per il mondo intero. Perché non potrebbe essere un problema il Burkina Faso? Wikipedia riporta:
"Nel 1951 la CIA organizza un primo colpo di Stato contro il Primo Ministro Mohammad Mossadeq (Musaddiq) che aveva nazionalizzato la compagnia petrolifera Anglo-Iranian Oil Company: i Britannici impongono un embargo al Paese, impedendo l'esportazione del petrolio, mentre nel 1953 Mossadeq viene rovesciato da un nuovo golpe angloamericano e Mohammad Reza Pahlavi, fuggito dal Paese verso l'Italia, sale nuovamente al trono dove resterà fino al 1979, data in cui sceglierà la via dell'esilio in seguito al successo della cosiddetta Rivoluzione islamica. Alla guida dell'Iran sale al potere con la Rivoluzione islamica l'Ayatollah Ruhollāh Mosavi Khomeini[1], uno dei massimi esponenti religiosi della comunità sciita (secondo solo al Grande Ayatollah Shariat-Madari) il quale, rotti i rapporti con gli USA, dichiara l'Iran Repubblica Islamica.". Capite? Già nel 1951 la CIA si era interessata all'Iran e sempre per il solito motivo: il petrolio.
Continuiamo a leggere:
"L'Iran si è già dotato da una ventina d'anni, ufficialmente a scopi civili, di centrali nucleari con tecnologia principalmente fornita dalla Russia allo scopo di ridurre la sua dipendenza dal petrolio (l'Iran consuma ad uso interno il 40% del greggio che estrae). L'accerchiamento americano dell'Iran (gli Stati Uniti hanno basi militari ed aeree in Iraq, Turchia, Afghanistan e Pakistan) ha portato il governo iraniano a decidere di arricchire da solo l'uranio usato come combustibile nelle proprie centrali nucleari: questa decisione può prefigurare un tentativo di costruzione di armi nucleari. Ciò, insieme alle dichiarazioni sulla distruzione dello Stato di Israele, ha provocato la reazione della comunità internazionale, originando una crisi dagli sviluppi ancora non prevedibili. In proposito, Maḥmūd Aḥmadinejād sostiene il diritto dell'Iran ad avere la propria tecnologia nucleare, così come ne dispongono molti altri paesi (Europa, USA, Israele, Cina, Giappone, Russia, ecc.)." Già da vent'anni l'Iran è dotata di centrali nucleari ma solo ora se ne parla. Ufficialmente perché il governo iraniano ha deciso di arricchire l'uranio e questo potrebbe significare che gli iraniani vogliono farsi la "bomba" in casa. E cosa fareste voi se più che una sensazione di accerchiamento aveste la certezza che il grosso gatto americano vi ha circondato?
Chi produce il petrolio? Guardate questa tabella:

Principali paesi produttori

Qui di seguito vengono elencati i primi 20 paesi produttori di petrolio nel mondo nell'anno 2006 :

Paese Milioni di barili (bbl) % sul totale
1 Arabia Saudita 3963 13,3%
2 Russia 3366 12,0%
3 USA 2508 8,4%
4 Iran 1585 4,5%
5 Cina 1345 4,5%
6 Messico 1344 4,5%
7 Canada 1148 3,9%
8 Emirati Arabi Uniti 1084 3,6%
9 Venezuela 1031 3,5%
10 Norvegia 1014 3,4%
Ma se non vi fidate di Wikipedia e cercate fonti alternative scoprite che la Norvegia è il terzo o, secondo altre fonti, il quinto produttore. Ma la Norvegia è Europa, è legata a doppio filo con gli inglesi e con gli americani. Fa parte del club. E quindi non costituisce un problema. L'Iran sì.
Leggiamo ancora su Wikipedia:
"Giovedì 1° febbraio 2007 Zbigniew Brzezinski, consigliere per la sicurezza nazionale durante il governo di Carter, ha testimoniato davanti alla Commissione per le Relazioni Estere del Senato statunitense dichiarando che esiste uno «scenario plausibile per uno scontro militare con l'Iran». Come ha suggerito lo stesso Brzezinski esso implicherebbe «il mancato rispetto in Iraq di alcuni standard, seguito da accuse di responsabilità iraniana per questo disastro e, poi, da delle provocazioni in Iraq o da un attacco terroristico negli Stati Uniti di cui verrebbe incolpato l'Iran, culminanti in un'azione militare statunitense "di difesa" contro l'Iran che farà precipitare un'America sola in un pantano che si espanderà e aggraverà coinvolgendo alla fine Iraq, Iran, Afghanistan e Pakistan»." Quindi basterebbe un'attentato del quale
incolpare l'Iran per far scattare la rappresaglia statunitense. Mi sembra uno scenario già visto... Per quanto riguarda il "pantano" nel quale gli americani finirebbero che dire? Si può dire che gli americani, e la loro storia lo dimostra, nei pantani ci sguazzano. Basta che l'opinione pubblica sia d'accordo, basta che si sentano toccati nell'onore (basta permettere un attacco aereo, simulare un attacco al "cuore" della nazione...) e partono subito i marines.


Bastano immagini come questa per incominciare ad inculcare alla massa che "bisogna fare qualcosa". Il popolo bue non si fa' molte domande. Memorizza passivamente.

Guardate questo video :




Cosa, spontaneamente, vi viene in mente? Che sono un branco di pericolosi fanatici? Forse è quello che ci vogliono far credere. E, come al solito, saranno in tanti a morire per il profitto di pochi...

iran

Caparezza - Eroe (Storia di Luigi delle Bicocche)

Ritorno alla Thyssen

ARTICOLI AMARI - Incidenti sul lavoro