giovedì 1 maggio 2008

Ci risiamo... Toccherà all'Iran?

Ci risiamo. Toccherà all'Iran? Come già è toccato all'Iraq? I mezzi di comunicazione di massa stanno facendo pian piano un buon lavoro. Stanno cercando di far entrare in testa al mondo occidentale che l'Iran è un problema. Non solo per Israele ma per il mondo intero. Perché non potrebbe essere un problema il Burkina Faso? Wikipedia riporta:
"Nel 1951 la CIA organizza un primo colpo di Stato contro il Primo Ministro Mohammad Mossadeq (Musaddiq) che aveva nazionalizzato la compagnia petrolifera Anglo-Iranian Oil Company: i Britannici impongono un embargo al Paese, impedendo l'esportazione del petrolio, mentre nel 1953 Mossadeq viene rovesciato da un nuovo golpe angloamericano e Mohammad Reza Pahlavi, fuggito dal Paese verso l'Italia, sale nuovamente al trono dove resterà fino al 1979, data in cui sceglierà la via dell'esilio in seguito al successo della cosiddetta Rivoluzione islamica. Alla guida dell'Iran sale al potere con la Rivoluzione islamica l'Ayatollah Ruhollāh Mosavi Khomeini[1], uno dei massimi esponenti religiosi della comunità sciita (secondo solo al Grande Ayatollah Shariat-Madari) il quale, rotti i rapporti con gli USA, dichiara l'Iran Repubblica Islamica.". Capite? Già nel 1951 la CIA si era interessata all'Iran e sempre per il solito motivo: il petrolio.
Continuiamo a leggere:
"L'Iran si è già dotato da una ventina d'anni, ufficialmente a scopi civili, di centrali nucleari con tecnologia principalmente fornita dalla Russia allo scopo di ridurre la sua dipendenza dal petrolio (l'Iran consuma ad uso interno il 40% del greggio che estrae). L'accerchiamento americano dell'Iran (gli Stati Uniti hanno basi militari ed aeree in Iraq, Turchia, Afghanistan e Pakistan) ha portato il governo iraniano a decidere di arricchire da solo l'uranio usato come combustibile nelle proprie centrali nucleari: questa decisione può prefigurare un tentativo di costruzione di armi nucleari. Ciò, insieme alle dichiarazioni sulla distruzione dello Stato di Israele, ha provocato la reazione della comunità internazionale, originando una crisi dagli sviluppi ancora non prevedibili. In proposito, Maḥmūd Aḥmadinejād sostiene il diritto dell'Iran ad avere la propria tecnologia nucleare, così come ne dispongono molti altri paesi (Europa, USA, Israele, Cina, Giappone, Russia, ecc.)." Già da vent'anni l'Iran è dotata di centrali nucleari ma solo ora se ne parla. Ufficialmente perché il governo iraniano ha deciso di arricchire l'uranio e questo potrebbe significare che gli iraniani vogliono farsi la "bomba" in casa. E cosa fareste voi se più che una sensazione di accerchiamento aveste la certezza che il grosso gatto americano vi ha circondato?
Chi produce il petrolio? Guardate questa tabella:

Principali paesi produttori

Qui di seguito vengono elencati i primi 20 paesi produttori di petrolio nel mondo nell'anno 2006 :

Paese Milioni di barili (bbl) % sul totale
1 Arabia Saudita 3963 13,3%
2 Russia 3366 12,0%
3 USA 2508 8,4%
4 Iran 1585 4,5%
5 Cina 1345 4,5%
6 Messico 1344 4,5%
7 Canada 1148 3,9%
8 Emirati Arabi Uniti 1084 3,6%
9 Venezuela 1031 3,5%
10 Norvegia 1014 3,4%
Ma se non vi fidate di Wikipedia e cercate fonti alternative scoprite che la Norvegia è il terzo o, secondo altre fonti, il quinto produttore. Ma la Norvegia è Europa, è legata a doppio filo con gli inglesi e con gli americani. Fa parte del club. E quindi non costituisce un problema. L'Iran sì.
Leggiamo ancora su Wikipedia:
"Giovedì 1° febbraio 2007 Zbigniew Brzezinski, consigliere per la sicurezza nazionale durante il governo di Carter, ha testimoniato davanti alla Commissione per le Relazioni Estere del Senato statunitense dichiarando che esiste uno «scenario plausibile per uno scontro militare con l'Iran». Come ha suggerito lo stesso Brzezinski esso implicherebbe «il mancato rispetto in Iraq di alcuni standard, seguito da accuse di responsabilità iraniana per questo disastro e, poi, da delle provocazioni in Iraq o da un attacco terroristico negli Stati Uniti di cui verrebbe incolpato l'Iran, culminanti in un'azione militare statunitense "di difesa" contro l'Iran che farà precipitare un'America sola in un pantano che si espanderà e aggraverà coinvolgendo alla fine Iraq, Iran, Afghanistan e Pakistan»." Quindi basterebbe un'attentato del quale
incolpare l'Iran per far scattare la rappresaglia statunitense. Mi sembra uno scenario già visto... Per quanto riguarda il "pantano" nel quale gli americani finirebbero che dire? Si può dire che gli americani, e la loro storia lo dimostra, nei pantani ci sguazzano. Basta che l'opinione pubblica sia d'accordo, basta che si sentano toccati nell'onore (basta permettere un attacco aereo, simulare un attacco al "cuore" della nazione...) e partono subito i marines.


Bastano immagini come questa per incominciare ad inculcare alla massa che "bisogna fare qualcosa". Il popolo bue non si fa' molte domande. Memorizza passivamente.

Guardate questo video :




Cosa, spontaneamente, vi viene in mente? Che sono un branco di pericolosi fanatici? Forse è quello che ci vogliono far credere. E, come al solito, saranno in tanti a morire per il profitto di pochi...

iran