venerdì 21 dicembre 2007

Televisione e ceto medio.



Che in Italia il Natale che sta arrivando non sarà (per tutti) una festività lo dicono le associazioni dei consumatori. E basta guardarsi in giro. Anche se non si è buoni osservatori. Il ceto medio esiste ancora? Nel nostro paese, grazie ai furbi del quartierino, tutto è aumentato. Il passaggio all'euro è stato fallimentare. Perché in Italia le mille lire (come costo) sono diventate un euro. Le mille lire come salario sono rimaste mille lire e cioé 50 centesimi di euro (circa). Chi ha i soldi non vuole assolutamente diminuire i propri introiti ed il proprio tenore di vita. Ma se ragionassero un po' capirebbero che il ceto medio non è stato creato da chi deteneva il potere economico per filantropia bensì per avere un largo strato di acquirenti. Se diminuisci il numero degli acquirenti metti in forse anche il tuo futuro di piccolo imprenditore. E' talmente lampante che anche un idiota lo capirebbe. Ma qui non si tratta di idiozia. I nostri imprenditori (le nuove leve) non hanno il ricordo (e se ce l'hanno è particolarmente ovattato) dei tempi dell'austerity. Chi si ricorda è chi ha letto negli occhi dei genitori l'ansia per il futuro, l'angoscia per il costo della vita. Erano anni che non si sentiva parlare più di carovita. La nuova generazione di imprenditori, dicevo, non ha tutte le colpe. E' figlia dell'Italia dei furbetti. Se il prelievo fiscale fosse efficace per tutti (di conseguenza nessuna evasione da parte di chi può, con qualche gioco di prestigio, risultare con il reddito di un operaio e girare in BMW) si potrebbe stare sicuramente meglio. La nostra classe politica, poi, non sa quanto costa il pane, quanto costa la benzina. Pensano che nel Belpaese tutti guadagnino più di 2000 euro. E la televisione che fa? Per motivi pubblicitari fa' apparire la nazione come ricca, fa' leva sui desideri dei bambini. Di contro non fa' altro che sbattere sotto gli occhi di tutti la povertà che avanza. A che scopo? Per muovere a compassione i furbastri che speculano e che sono completamente indifferenti al popolo che non sa' come tirare a fine mese? Sembrerebbe una mossa politica. Un cambio della guardia a livello politico? Negli anni 70 (del secolo scorso) la gente stava per sclerare. Stranamente iniziò un periodo di paura dovuto ad attentati. La paura per il proprio futuro diventò la paura per la propria vita. Della serie: state calmi, c'è di peggio. Poi qualcuno pensò che bisognava distribuire un po' di benessere. Tutti si sarebbero calmati e la nazione avrebbe prodotto e consumato. Un ciclo di malessere, inversione di tendenza, ciclo di benessere. Non c'è bisogno che sottolinei in quale ciclo siamo entrati. Sempreché non arrivi un salvatore della patria (democratico, mi auguro).


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