domenica 2 dicembre 2007

A proposito di monarchia


Keh'-ren è il termine ebraico che significa raggiante ma anche corna e si dice che il termine corona derivi dall'ebraico piuttosto che da altre lingue. Mi ha sempre affascinato questo strano copricapo. Utilità pratica zero. Per mostrare la posizione ricoperta in una qualsivoglia struttura gerarchica sono sufficienti altri simboli. Ma se dobbiamo dare credito al significato, all'origine del nome, è plausibile pensare che chi stava al vertice della società, nella notte dei tempi, fosse riconoscibile per il fatto che il suo volto fosse raggiante o circondato da una certa luminosità (ad esempio, una testa all'interno di un casco illuminato da delle piccole luci o un casco con delle luci per visualizzare l'ambiente circostante o più semplicemente una fascetta di materiale fosforescente il cui uso ci è ignoto). Dove voglio arrivare? Da nessuna parte. Dico semplicemente che se queste "divinità", a suo tempo, designarono i loro discendenti non erano sicuramente dotati di preveggenza. Nel tempo parecchie monarchie si sono dimostrate veramente pessime e questo basterebbe per dimostrare che l'aver reso regale quell'individuo forse era funzionale in quella circostanza, in quel periodo storico. Quando il popolo era un'accozzaglia di bruti e forse quello scelto era un leader, un capotribù, qualcuno con il quale riuscire a trasmettere qualcosa. Non fosse altro che un po' di civiltà. Un po' come facevano certe nostre potenze coloniali con i popoli cosiddetti incivili e con i loro capi. E' ancora valido il concetto di monarchia? Per me la risposta può essere una sola. No!