mercoledì 1 ottobre 2008

Miracolo a Sant'Anna

 Bassorilievo sull'eccidio di Sant'Anna di Stazzema Potrebbe aver ragione Spike Lee quando afferma che «7 italiani su 10 non avevano mai sentito parlare dell’eccidio di Sant’Anna». Anch'io sono in quel 70%. Altri eccidi e altre stragi mi hanno fatto riflettere sulla malvagità umana ma il massacro di Sant' Anna di Stazzema mi è sfuggito.  Polemiche a non finire sul  film (perché nella finzione cinematografica un partigiano tradisce i compagni) e polemiche per le dichiarazioni dello stesso regista che sottolinea il fatto che non tutti i nazisti erano belve assetate di sangue e non tutti i partigiani erano eroi. Il che potrebbe essere pure vero. Ma qui ritorniamo all'argomento già trattato in altri post ( ¹- ²) in questo stesso blog e che può esser visto come un tentativo revisionista. E qui mi fermo. Il punto è che 560 innocenti furono trucidati e che ci fosse qualche nazista "buono" o qualche partigiano poco "eroico" non cambia nulla.  Lasciamoli riposare in pace. E se in  una sceneggiatura, in un film, nell'analisi di quel periodo storico  viene addossata la responsabilità ai partigiani di quanto poi sia successo potremo dire che siamo alle solite: è successo così anche per via Rasella. Spike Lee ha dichiarato: "Non ho alcun dubbio che i partigiani siano stati dei grandi, ma non erano universalmente amati dai civili. Nel mio film non esistono eroi e cattivi, ma solo buoni e cattivi: la maggior parte dei nazisti erano atroci assassini, ma alcuni erano un po' meglio, e lo stesso vale per i partigiani, che spesso lottavano contro i tedeschi e poi fuggivano, un po' come i guerriglieri, in quanto era l'unico modo per reagire ai grandi eserciti. Era un periodo complicato e ci sono diverse angolazioni per leggere la storia".