lunedì 24 marzo 2008

Neutrale, forse ateo.

Ieri, come tanti altri italiani costretti dalla pioggia e dal portafoglio, sono rimasto a casa. Su un network nazionale hanno trasmesso il film The Passion di M. Gibson. Il lungometraggio lo avevo già visto appena disponibile in DVD. Non sto qui a sottolineare le inesattezze storiche mutuate dagli scritti della Emmerick e di una mistica, tale Suor Maria di Agreda (che pare facesse visita dal suo convento in Spagna ai nativi americani per convertirli - e qui stendo un velo pietoso). Quello che mi preme sottolineare è ben altro. Da Osservatore Neutrale non posso non aver notato come tutta la programmazione di ieri fosse improntata ad un continuo strizzar l'occhio a quella istituzione chiamata chiesa cattolica. Soltanto un altro network, con classe, ha trasmesso un servizio che evidenziava l'indottrinamento che viene fatto ai bambini che fossero cattolici, ebrei o musulmani. Non strideva con il palinsesto delle altre reti ma, ad un osservatore attento, evidenziava quanto ho appena scritto. Cercando di stare sopra le parti, come mio solito (o quasi), mi sono accorto, negli anni, che tutte le religioni nascono (o sono nate) sia per un bisogno insito dell'uomo a trovare nel disegno divino colpe o volontà non proprie sia perché è difficile trovare la forza di vivere pensando che tutto possa racchiudersi nel breve tempo che ci è concesso vivere. Di contro nasce, ed è tipico dell'uomo, il fatto che solo la religione ed il credo che abbracciamo è quello giusto. Anche i più fondamentalisti converranno con me che per la religione sono scoppiate guerre, ci sono state persecuzioni, e così via. Se proprio una religione ci deve essere dovrebbe avere la seguente connotazione:

  • essere universale (ma non solo per il nome)
  • contenere nei propri scritti ciò che è buono per l'uomo e senza contenere indicazioni sessuofobe, omofobe, razziali, ecc.
  • predicare l'amore e condannare ciò che impoverisce l'uomo (in tutti i sensi)
  • essere flessibile (se qualcosa non poteva essere fatto cento anni fa non è detto che non possa essere fatto oggi)
In questo momento mi vengono in mente solo questi quattro punti. E già in questi quattro punti le attuali religioni sono in fallo. Le religioni forse danno solo consigli (nel senso che una persona è libera o meno di seguire determinati dettami) ma il problema è l'uomo e l'interpretazione che da' a quelle che considera sacre scritture. Per me, caro lettore, puoi essere di qualsiasi confessione. L'importante è che usi sempre il buon senso. Il resto viene da se...

Per coloro che non hanno dimestichezza con la lingua inglese, il testo dell'immagine è traducibile in "Ti ringrazio perché non ingombri la tua mente".