mercoledì 12 marzo 2008

Monogamia


Wedding rings 3D, inserito originariamente da WeddingChaos.

Riporto dal sito di Repubblica

Il mito della monogamia
non convince più nessuno



di RICCARDO STAGLIANO'


ROMA - Neppure i piccioni ci credono più molto, e dei cattolici neanche a dirlo. E se anche queste categorie - le uniche che in natura, secondo Woody Allen, praticavano la monogamia - sono in crisi, figuriamoci le altre. Per animali ed esseri umani, quindi, tradire è la regola, essere fedeli l'eccezione. L'affermazione, notoria nelle chiacchiere da bar, è ora fortificata da una vasta rassegna di studi scientifici raccolti e passati al vaglio dagli psicologi David Barash e Judith Eve Lipton, marito e moglie, in un libro appena uscito negli Stati Uniti, "The Myth of Monogamy: Fidelity and Infidelity in Animals and People".

Andare alle radici biologiche del tradimento è una delle principali passioni, negli ultimi anni, del filone della cosiddetta "psicologia evolutiva", che cerca di spiegare i comportamenti umani come guidati da pulsioni riproduttive e da un più generale istinto di conservazione darwiniano. La novità principale emersa dal volume - anche per merito degli ultimi sviluppi nello studio del Dna - riguarda proprio il comportamento delle donne: il cosiddetto "sesso debole", le cui dinamiche di accoppiamento erano state variamente nobilitate in chiave letterario-romantica, non si comportano in verità in maniera molto diversa dai loro partner.

"I maschi umani sono probabilmente poligami per natura, preferendo essere i capi di un harem piuttosto che accoppiati in modo esclusivo - scrivono i due autori - mentre le femmine accettano il compromesso della monogamia per scopi domestici ma hanno una seria inclinazione ad avere partner sessuali multipli, spesso a lato della storia principale". Nei fatti, quindi, poca differenza.

I moventi per cui si tradisce sono assai diversi tra gli animali, molto meno tra quella specie leggermente più evoluta alla quale ci pregiamo di appartenere. "I maschi tradiscono per aumentare al massimo le loro potenzialità riproduttive - spiegano Barash e Lipton, parlando della fauna - mentre le femmine entrano in Extra-Pair Copulations quando vi intravedono l'opportunità di migliorare la loro situazione sia in termini di risorse (cibo, etc) o di 'buoni geni' dall'amante". Al di là dei motivi, tuttavia, di circa 4000 specie di mammiferi, solo una dozzina possono considerarsi strettamente fedeli: resistono i pipistrelli (neppure tutti i tipi), le volpi, alcune esotiche varietà di primati e poche altri tipologie animali.

Detto questo - e molto altro ancora, nelle pagine del libro - la monogamia risulta certo possibile, e forse anche ottimale per le società umane, ma è estremamente difficile da realizzare. I numeri disegnano un quadro disastroso dove, se il matrimonio è già un'istituzione malconcia, la monogamia fa acqua da tutte le parti. Al termine di recenti sondaggi una percentuale variabile tra il 25 e il 50 per cento di uomini statunitensi ha ammesso di aver avuto almeno un episodio di sesso extramaritale. E se il numero delle donne sembra leggermente inferiore - nei dintorni del 30 per cento - il saldo finale è che almeno il 6 per cento dei bambini apparentemente nati all'interno del matrimonio sono figli, in verità, di papà diversi dal marito.

Nessuna novità, si dirà. Cos'era l'Iliade se non la storia di un disastro bellico scaturito dal tradimento di Elena di Troia? E di cosa parlavano Anna Karenina e Madame Bovary, solo per citare due esempi stranoti? Lì c'era però passione, travaglio, mortali sensi di colpa. Oggi la tv celebra invece l'assoluta banalità del tradimento. Lo scopo di "Temptation Island", ennesima declinazione del format "grande fratello", è quello di far "scoppiare" i fidanzamenti dei partecipanti. Quattro coppie affiatate vengono infatti divise in un'isola caraibica ed esposte alla "tentazione" di 13 persone dell'altro sesso. Chi resiste, alla fine di due settimane, vince. Ma è chi cede, in verità, a diventare il beniamino del pubblico.

(14 maggio 2001)

P.S. dell'Osservatore Neutrale: non penso che dal 2001 ad oggi la realtà sia poi così cambiata. Anzi, con l'andar del tempo, penso che molte persone stiano sempre più prendendo coscienza di quanto la monogamia sia innaturale. E' ovvio che la religiosità incide molto. E genera stress e frustrazioni. E la paura del peccato (sic!)...Si sa che il sesso, comunque, supera qualsiasi paura...