domenica 20 luglio 2008

Apocalisse

Apocalisse. Prima era il 2000. Adesso il 2012. Domani chissà.   Negli Stati Uniti la FEMA (l'equivalente della nostra protezione civile ma con poteri molto più ampi) sta predisponendo dei campi di concentramento ( e per campi di concentramento non intendo per forza dei campi dove le persone verrebbero detenute ma solo concentrate). La Norvegia ha costruito il Svalbard Global Seed Vault (pure la Fondazione Gates ha stanziato dei finanziamenti e chissà se c'è sotto qualcosa). La grande fabbrica dei sogni (leggi Hollywood) ci propina da anni film sull'Armageddon. Dappertutto meno che in tv si parla dell'avvicinamento del pianeta Nibiru e delle conseguenze che potrebbero scatenarsi sulla Terra. Progetti ben poco pubblicizzati  vengono finanziati da intere nazioni e l'opinione pubblica (la massa, per intenderci) ne è quasi all'oscuro (mentre dovrebbe essere maggiormente informata visto che queste operazioni vengono realizzate con i soldi dei contribuenti). Oscure profezie vengono riesumate anche se provenienti da fonti tutto fuorché attendibili. Cosa c'è dietro? Perché ora? Disinformazione? Precisa volontà di creare un clima di terrore con quale scopo ultimo? Fermo restando che sono abbastanza d'accordo con la presenza di una sinarchia (anche se non sono d'accordo con la definizione di Wikipedia che la definisce ipotetica: basta aprire gli occhi e vedere che esiste almeno a livello finanziario e, si sa, i soldi muovono pure i governi)  le domande che mi vengono in mente sono:

  • i governi lo sanno e stanno semplicemente insabbiando la cosa per evitare il panico
  • non tutti i governi lo sanno e quindi non fanno nulla perché nulla pensano ci sia da fare
  • solo certi ambiti governativi ne sono al corrente e stanno già da tempo predisponendo le strutture per salvare l'elite e cioè scienziati, tecnici, esperti e tutti coloro che sono necessari per la ricostruzione, per il dopo Armageddon

 

 

Oppure sono tutte bufale. Ma allora perché instillare nel popolo la paura per gli anni che verranno? Qual'è lo scopo? Quello di avere un popolo docile e facilmente manovrabile? O ha ragione un Ike quando dice che chi sta sopra i nostri governanti non è umano e si nutre della nostra paura, della nostra afflizione? Razionalmente propendo per la prima affermazione. Un popolo spaventato accetta di buon grado tutto ciò che può farle tornare almeno una sensazione di sicurezza. Anche se il prezzo da pagare è una limitazione della libertà, ad esempio. In effetti seguendo la logica e sentendo i proclami fatti dai vari capi di governo (guarda il video che segue)

 

qualcosa di vero, un filo conduttore, sembra esserci. O forse no.