Nel 2005 le separazioni sono state 82.291 e i divorzi 47.036 (fonte Istat). Nel 2005 la durata media del matrimonio al momento dell’iscrizione a ruolo del procedimento di separazione è risultata pari a 14 anni (17 per il divorzio). All’atto della separazione i mariti avevano mediamente 43 anni e le mogli 40. La classe di età più rappresentata è quella compresa tra i 40 e i 49 anni per i mariti e tra i 30 e i 39 anni per le mogli. Le coppie scoppiano. Può esser lei o lui. Statistiche a parte, io vedo più donne che troncano il rapporto. Si sposano relativamente giovani e relativamente giovani si separano. E si danno (non tutte) alla pazza gioia. Appena separate sono relativamente contente del fatto che potenzialmente potrebbero andare a letto con lo sconosciuto che le ha turbate e non soltanto pensare a lui mentre si fanno fottere dal marito. Ho conosciuto separate che hanno recuperato il "tempo perduto" scopandosi tre, quattro, cinque persone diverse. E mi sono sempre chiesto perché mai si fossero sposate. Sarebbe stato più logico condurre una vita da single e portarsi a letto chi ti pareva. E poi, sempre statistiche a parte, ci sono quelle che definisco le "felicemente sposate". Le ho definite così perché è una loro affermazione. Si ripetono questa litania per convincersi che è così. In realta sono potenziali separate che sanno di esserlo. Negli anni hanno scoperto che il maritino è distante anni luce dall'idea che si erano fatte. Vedono nel conoscente doti che il loro consorte non ha. E tradiscono. E quando non tradiscono si fermano perché sono appagate del fatto che il conoscente al quale hanno fatto ammiccamenti, allusioni, provocazioni ha abboccato e le ha dato la propria disponibilità. E la frase con la quale lasciano attonito il maschietto di turno solitamente comprende il "felicemente sposate". Come diceva un titolo di un film, l'amore è eterno finché dura. E, per me, è la dimostrazione che la nostra specie è forzatamente monogama. Ciò che dio ha unito, l'uomo (e la donna) spesso scioglie.