In questi ultimi post ho voluto riportare alla vostra attenzione, sempre che ce ne fosse bisogno, alcuni personaggi che hanno fatto la storia dell'Italia e del mondo. Fare la storia nel senso che hanno cambiato, a volte solo in minima parte, quello che sarebbe stato non tanto il loro futuro ma quello di chi sarebbe a loro sopravvissuto. Montanelli per gli insegnamenti che ha lasciato e per la sua integrità (come controprova di quanto si dice e cioé che fosse un fascista; un liberal sì, un fascista no). Pinelli perché è un martire del suo tempo. Almirante perché se uno è della destra italiana soltanto a lui dovrebbe rifarsi e non alle mezzecalzette di oggidì. Berlinguer perché era uno che ci credeva (e non come la sinistra dei ravanelli di oggi - come i ravanelli, rossi di fuori e bianchi dentro). Mussolini perché, se avete ascoltato (più che guardato) il video capirete, era un dittatore che a modo suo amava gli italiani e gli italiani più che amarlo hanno solo sfruttato ciò che il suo regime poteva dare. Che Guevara perché è la dimostrazione che i miti non muoiono mai e che anche la sinistra a lasciato morire i suoi figli. E queste visioni e questi accostamenti apparentemente sconclusionati sono possibili e concepibili solo se si cerca di stare al di sopra di ideologie e politica. Cercando di vedere l'uomo ed il suo procedere, il suo pensiero. E basta. Se ci si riesce ecco che nasce l'uomo nuovo, l'uomo che coglie solo il lato buono di questa umanità ancora adolescente, l'uomo che sta sopra le parti. Super Partes, appunto...
sabato 12 aprile 2008
Super Partes
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17:39